Di norma rifuggo dagli articoli scritti e presentati in prima persona ma, stavolta, mi concederò un’eccezione: questo post, infatti, nasce in risposta ideale ad una delle domande che, spesso, mi vengono poste dagli allievi dell’Aiki Shuren Dojo Trieste, in particolare dai novizi. “C’è un libro in particolare che io possa leggere per potermi informare al di là di quanto apprendo in dojo?“.
Ritengo essenziali un paio di premesse.
Innanzitutto credo che leggere ed informarsi – beninteso in maniera critica e consapevole – non faccia mai male e possa sempre portare vantaggio ed accrescimento al bagaglio personale di conoscenze, idee ed opinioni del lettore; in questa prospettiva non esistono libri o letture “sbagliate”, “nocive” o “proibite”.
È comunque chiaro che il libro o la lettura, in quanto fonte, deve essere adeguatamente attendibile e fondata in quanto tale: in un’epoca dove ciascuno ed ognuno ha accesso relativamente semplice a canali di diffusione mediatica e, tutto sommato e rispetto al passato, proliferano i canali per divulgare con estrema facilità anche in forma stampata i propri scritti e le proprie elucubrazioni, non sempre reperire un libro o uno scritto su un certo tema equivale a garantire che i contenuti che esso propone siano validi, fondati e, in ultima analisi, veri.
Nell’ambito specifico dell’Aikido, poi, a mio parere è utile e necessario distinguere sempre tra manuali tecnici e repertori fotografici e scritti storiografici o speculativi, cogliendone sempre le rispettive limitazioni e generalizzazioni e, al contempo, sfruttandone i loro punti di forza e di utilità.
Conseguentemente è necessario inquadrare correttamente i manuali tecnici o i cataloghi foto-filmografici di tecniche nell’ambito specifico della rispettiva scuola o stile, onde poter ampliare i propri orizzonti sui metodi di esecuzione senza, però, fraintendere o confondere le metodologie didattiche e le peculiarità tecniche dei rispettivi approcci.
È parimenti indispensabile ricordare sempre che l’Aikido, come ogni altra arte, è un percorso esperienziale e, pertanto, gli scritti, le letture ed i moderni supporti multimediali possono essere utili strumenti di supporto e corredo al proprio percorso ma non riusciranno mai a sostituire l’insegnamento diretto da parte del Maestro né a supplire alla mancanza di pratica diretta ed attiva.
Infine, a mio avviso tutti i consigli per la lettura sono soggettivi e, in più, legati strettamente ad un preciso momento del percorso marziale del consigliante, il quale, di conseguenza, porrà maggiore o minore enfasi sull’una o l’altra opera nelle diverse e naturali fasi di cammino sulla Via.
Tutto ciò premesso, ecco la mia attuale e personalissima carrellata editoriale sul mondo dell’Aikido, risultato di una cernita soggettiva, certamente opinabile, migliorabile e completabile.
Maki no ichi – Budo Renshu – Budo
Per una questione di gerarchia, non sarebbe pensabile iniziare questa lista che con i manuali tecnici pubblicati in varie annate direttamente da O Sensei Ueshiba Morihei, il fondatore dell’Aikido , diffusi privatamente tra i suoi più stretti allievi.
Questi manuali non sono mai stati adeguatamente e completamente tradotti in lingua italiana, né hanno avuto opportuna diffusione integrale a mezzo stampa in epoca recente; grazie però al lavoro di alcuni ricercatori – tra i quali Stanley Pranin e Christopher Li – e, poi, al lavoro di Aikido Sangenkai Aikido Sangenkai – Pacific Rim International Power Study Group che li ha resi disponibili in rete, sono disponibili gratuitamente in versione integrale in lingua giapponese.
Si tratta di Maki no Ichi [vedi], Aikijujutsu Densho o Budo Renshu [vedi] e Budo [vedi].
A questi è possibile abbinare, per completezza di panoramica, Kannagara no Budo [vedi] di Takuma Hisa.
Iwama Shinshin Aikido Basic Technique (vol. I e II)
Coppia di manuali tecnici realizzata e curata da Saito Hitohira Sensei, caposcuola – Jukucho – dell’Iwama Shin Shin Aiki Shurenkai, l’organizzazione internazionale dell’Aikido Tradizionale della Scuola di Iwama o Dento Iwama Ryu Aikido.
I due volumi esistono attualmente nella sola edizione bilingue giapponese-inglese e, a parte alcune interessanti considerazioni preliminari introduttive al volume I e talune fotografie di corredo, propongono un repertorio di tecniche esplicate passo-a-passo con il supporto di originali illustrazioni appositamente realizzate.
Il volume I comprende: tai no henko, morotedori kokyunage, suwariwaza dai ikkyo, nikyo, sankyo, yonkyo, gokyo, rokyo, shihonage e iriminage; hanmihandachi waza kotegaeshi, shihonage, iriminage, nikyo, rokyo, kaitennage, kokyunage; suwariwaza kokyuho e ken no suburi.
Il volume II comprende: tai no henko kinonagare; morotedori kokyunage e morotedori kokyunage kinonagare; tachiwaza iriminage, kotegaeshi, shihonage, kokyunage; ushirodori katamewaza, kokyunage, jujinage, koshinage; tachiwaza osaewaza e kerinage.
Entrambi i volumi sono liberamente acquistabili su iwamashinshinaikido.com
Takemusu Aikido
Serie di manuali tecnici realizzati e curati da Saito Morihiro Sensei, Dento Iwama Ryu nidai Soke, padre dell’attuale caposcuola Saito Hitohira, editi in lingua italiana dagli inizi degli anni 2000 dalle Edizioni Mediterranee.
A parte il volume I, Storia e tecniche di base, che presenta anche un’introduzione all’Aikido ed alla sua storia, ciascun volume propone dei repertori fotografici di tecniche Iwama Ryu corredati da precise didascalie passo-a-passo.
Volume 1 – Storia e tecniche di base, di Morihiro Saito e Stanley Pranin comprende: tai no henko, morotedori kokyuho, suwariwaza kokyuho; Ikkyo, Nikyo, Sankyo, Yonkyo.
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Volume 2 – Altre tecniche di base, Morihiro Saito: shihonage, kotegaeshi, iriminage.
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Volume 3 – Ultime tecniche di base, Morihiro Saito: kaitennage, koshinage, tenchinage, jujinage, suwariwaza kokyuho, morotedori kokyuho.
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Volume 4 – Kokyunage, Morihiro Saito: kokyunage shomenuchi, yokomenuchi, katatedori, ryotedori, morotedori, sodeguchidori, sodedori, munadori, katadori, tsuki, kosadori, ryoerijime, ushiro ryotedori, ushiro ryokatadori, ushiro eridori, ushiro katatemunadori.
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Volume 5 – Bukidori & ninindori, Morihiro Saito: tachidori, jodori, jonage, tankendori, ninindori.
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Volume 6 – Edizione speciale BUDO, Morihiro Saito: commentario al manuale di allenamento di Morihei Ushiba del 1938.
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Dopo la scomparsa di Saito Morihiro Soke (avvenuta nel maggio 2002), uno dei suoi allievi europei di grado più elevato, l’italiano Paolo Nicola Corallini Shihan, ha inteso proseguire l’opera del Maestro pubblicando Takemusu Aikido volume 7, Aiki Jo (contiene Jo suburi nijuppon, sanjuichi no jo kata, jusan no jo kata, zengo-shiho-happo tsuki, jo awase, sanjuichi no kumijo, jusan no jo awase, kumijo juppon, henka no jo e jo no riai); tale meritevole lavoro propone modalità e dettagli tecnici che differiscono dall’attuale standard di base dell’Iwama Shin Shin Aikishurenkai. [Amazon]. È inoltre prevista in tempi brevi (ottobre 2018) l’uscita di Takemusu Aikido volume 8, Aiki Ken, ancora per le Edizioni Mediterranee, sempre di Paolo Nicola Corallini Shihan.
Lo spirito dell’Aikido
Libro pubblicato nella prima metà degli anni ’80 del secolo scorso dal nidai Doshu Ueshiba Kisshomaru (1921-1999), figlio di O Sensei e riferimento dell’Aikikai so Hombu: è un libro da leggere e conoscere che tratta del ki, del rapporto tra pratica e vita quotidiana e dell’importanza degli ideali di Ueshiba Morihei, nonché della diffusione e dello sviluppo dell’Aikido nel mondo. Così come la tecnica di O Sensei è stata modificata ed adattata proprio da Ueshiba Kisshomaru (vedi Il Doshu cambiò le tecniche del Fondatore, ad esempio) per rendere l’Aikido più appetibile nel mondo, anche la visione del nidai Doshu, espressa in quest’opera, si discosta in alcuni punti da quella più strettamente tradizionale e, colpevolmente, non una parola viene spesa nella dissertazione storica a rimarcare l’opera, il ruolo e la funzione essenziale giocate da Saito Morihiro Sensei a Iwama, quale dojo-cho nel dojo del Fondatore e secondo custode dell’Aiki Jinja, nel preservare inalterato il patrimonio tecnico ereditato da O Sensei.
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Lo Spirito delle Arti Marziali
Pubblicato in lingua inglese da Dave Lowry nel 1995 ed in italiano, da Oscar Mondadori, a partire dal 1999, questo agile volumetto analizza 42 kanji legati ai concetti e principi fondanti di ogni arte marziale tradizionale giapponese (per fare degli esempi: do, ki, shin, fudo, myo, rei, ecc.) dedicando a ciascuno di essi un paragrafo di un paio di pagine al massimo. L’autore, partendo dalla spiegazione grafica del pittogramma in oggetto, risale al valore del concetto che esso esprime per l’artista marziale, per il praticante e per il maestro. Lettura piacevole ed istruttiva.
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Aikido e la sfera dinamica
L’opera di Oscar Ratti e Adele Westbrook gode di molta popolarità ed è meritevole di essere citata non soltanto poiché fu uno dei primi libri pubblicati in lingua italiana sull’Aikido nel corso dell’ondata di popolarità di cui godette l’arte agli inizi degli anni ’90 del Novecento ma anche per l’efficacia artistica – si noti, artistico-evocativa e non tecnica – dei notissimi disegni che accompagnano sempre i lavori dei due autori americani.
Il volume è una sorta di compendio di tecniche, peraltro classificate con un proprio originale metodo di classificazione numerico, con una breve introduzione storico-filosofica sull’Aikido; dal punto di vista meramente didattico il lavoro risulta piuttosto pesante e poco maneggevole, pur conservando un suo proprio fascino. Degli stessi autori risulta molto più leggibile e godibile I Segreti dei Samurai [Amazon], sorta di panoramica a tutto tondo sulle varie arti marziali giapponesi, la loro storia e le loro peculiarità, tutte narrate in uno stile che risente dell’epoca in cui venne redatto ma che, ancor oggi, assieme ai magnifici disegni dinamici riesce a coinvolgere ed affascinare il lettore.
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Guerriero invincibile
John Stevens è un autore americano molto prolifico nel panorama delle arti marziali e dell’Aikido in particolare: sempre molto romanzesco, si lascia spesso prendere la mano dai suoi stessi scritti riportando aneddoti e definizioni tanto epici quanto dubbi ed infondati – spesso generando vere e proprie leggende metropolitane – ed è stato recentemente tacciato di aver farcito i suoi lavori di versioni dalla lingua giapponese (in particolare per quanto riguarda i Doka di O Sensei) alquanto approssimate e fumose. Guerriero invincibile – La vita straordinaria di Morihei Ueshiba, il Fondatore dell’Aikido che nessuno riuscì mai a sconfiggere non fa eccezione ma è, comunque, meritevole per il vastissimo repertorio iconografico sulla vita di O Sensei, il quale copre i tre quarti del numero complessivo di pagine del libro. Dello stesso autore va citato anche Ueshiba. La biografia del fondatore dell’Aikido [Amazon], forse l’opera più sobria e morigerata di Stevens.
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Daito-ryu Aikibudo
La storia dell’Aikido di O Sensei non può prescindere dal Daito-ryu, la scuola di cui il Fondatore fu discepolo scismatico, come spesso accadde nel Giappone di un tempo. Ogni praticante dovrebbe voler approfondire le radici culturali, teoriche e didattiche da cui trasse linfa e genio l’opera di O Sensei; i praticanti dell’Aikido Tradizionale della Scuola di Iwama – scuola che meno di altre nasconde questi forti legami tecnici con il Daito-ryu – ancor più dovrebbero comprendere questa necessità. Uno strumento molto utile in tale senso è questo Daito-ryu Aikibudo – Storia e tecnica, di Antonino Certa Shihan. L’autore, uno dei pochi occidentali ad avere raggiunto livelli così alti nella scuola di aikibudo tradizionale, propone un lavoro molto leggibile e didattico sulla storia, lo sviluppo e le peculiarità tecniche del Daito-ryu, anche con alcuni repertori tecnico-fotografici esemplificativi. Al contrario di altri manuali tecnici Daito, dedicati agli addetti ai lavori della scuola, questo studio è un’opera da conservare gelosamente nella biblioteca personale di ogni aikidoka.
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Il crisantemo e la spada
Nato come studio storico-antropologico su commissione governativa nel 1944 da parte americana per comprendere mentalità, abitudini e valori del popolo giapponese contro cui gli USA erano allora in guerra, Il crisantemo e la spada – Modelli di cultura giapponese di Ruth Benedict rimane uno dei grandi ed attualissimi classici che possono aiutare l’occidentale ad avvicinarsi e mediare la cultura orientale – giapponese nello specifico – superando le distanze culturali che ci separano. O Sensei, nato nel 1883 alle soglie dell’era moderna ed industriale giapponese, era il prodotto culturale ed umano di un’epoca che non c’è più ma che ha forgiato e plasmato – e certamente continua a farlo per molti aspetti – generazioni di giapponesi secondo valori, usi e tradizioni per noi estranei, affascinanti e misteriosi. Ottimo libro per iniziare ad indagare in modo serio e scientifico le molteplicità socioculturali del Sol Levante.
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Bu-do esoterico
Al di là del titolo evocante misteri newage e simili stravaganze occultiste, Bu-Do esoterico – La dimensione interiore delle Arti Marziali Orientali è uno studio scientifico e documentatissimo in cui l’autore, Roberto Daniel Villalba, esamina gli aspetti non visibili e non tangibili, cioè “sottili”, del cammino del marzialista, alla luce dell’analisi filosofica, etica e religiosa in senso lato. Spesso, infatti, il messaggio originario di tutte le arti marziali tradizionali viene oggi travisato dalla società consumistica e dalle leggi di mercato, a discapito dei suoi valori fondanti. Il dotto lavoro di Villalba tenta di rimediare a questo guasto dei nostri tempi.
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