MUST READ: Budo – Aikido Tradicional. Os ensinamentos do Fundador do Aikido, Morihei Ueshiba. Estudos em Portugal, Tristão da Cunha, 2022, ISBN 978-989-33-3338-9, 113 pagine.
Nel mondo dell’Aikido e, più in generale, delle arti marziali tradizionali giapponesi il maestro Tristão da Cunha non ha bisogno di presentazioni: 8° dan di Aikido Tradizionale della Scuola di Iwama – Dentō Iwama Ryu Aikido e fondatore e direttore tecnico dell’Associação Portuguesa Aikishurendojo (APASD), insegna in Portogallo e nel mondo da più di quarant’anni ed ha fondato l’Aiki En a Estremoz, nell’Alto Alentejo, dove conduce un programma uchideshi accanto a quello ordinario sotodeshi. Ha al suo attivo decine e decine di seminari a livello internazionale e numerose pubblicazioni a circolazione interna sull’Aikido Tradizionale di Iwama.
Grazie alla collaborazione di Nuno de Brito Tavares Vilaça de Sousa e di Ricardo Manuel Raimundo Brites – entrambi suoi allievi – ha dato alle stampe questa preziosissima pubblicazione in lingua portoghese incentrata sul manuale tecnico Budo, edito nel 1938 dal Fondatore dell’Aikido e da lui all’epoca distribuito.
Budo è l’unico manuale in cui compaia direttamente il Fondatore in persona ad illustrare le proprie tecniche, le quali vengono descritte anche – appunto – grazie a numerose fotografie. Altri due manuali prodotti e distribuiti da Ueshiba Morihei – ovvero Budo Renshu del 1933 e Aikido Maki no Ichi del 1954 – affiancano al testo descrittivo esclusivamente dei caratteristici schizzi o disegni che rappresentano i momenti salienti di ciascuna tecnica.



Un interessante approfondimento sul manuale del 1938 è stato prodotto in lingua inglese da Christopher Li e pubblicato sul sito Aikido Sangenkai – Pacific Rim International Power Study Group [vedi] con la possibilità di scaricare la scansione integrale in formato PDF del manuale originale in lingua giapponese; una versione in lingua italiana, completa di tutti i link, del contributo di Christopher Li è leggibile qui.
Il manuale del Fondatore Budo ha una storia particolare, poiché venne riscoperto all’inizio degli anni ’80 del Novecento da Saito Morihiro Shihan, che non aveva mai avuto modo di leggerlo prima, grazie ad un importante lavoro di ricerca e recupero di Stanley Pranin con la sua Aiki News.
Saito Sensei, dopo aver avuto accesso ad una copia originale di Budo, portò spesso con sé il manuale per dimostrare ai propri allievi – in particolare nel corso dei seminari internazionali da lui diretti in Europa – come le tecniche da lui insegnate corrispondessero esattamente a quelle del Fondatore: le fotografie del vecchio manuale lo testimoniavano incontrovertibilmente.
A parte le copie originali all’epoca distribuite direttamente dal Fondatore ai propri allievi (a volte quasi in sostituzione dei mokuroku di attestazione del grado) o a persone di rilievo a lui coeve (per una tiratura complessiva di un centinaio di copie), nel 1991 l’editrice Kodansha pubblicò una versione inglese del manuale a cura di John Stevens – a detta di molti piuttosto approssimativa nella traduzione – con una prefazione dell’allora Doshu Ueshiba Kisshomaru; quindi ne venne pubblicato da Aiki News nel 1999 un commentario a cura di Saito Morihiro dal titolo Takemusu Aikido Special Edition, riedito poi a cura di Paolo Nicola Corallini in lingua italiana per le Edizioni Mediterranee nel 2011 nell’omonima collana Takemusu Aikido.
Il volumetto originale misura 18×26,7 centimetri e conta su 50 pagine divise in due sezioni principali: nella prima trovano spazio un Saggio sulla Via e 26 Doka (canti o poesie), seguiti da un saggio di otto pagine, L’essenza delle tecniche; nella seconda 119 fotografie che ritraggono O Sensei mentre dimostra 50 differenti tecniche.
Il commentario curato da Saito Morihiro Shihan alla fine degli anni Novanta ripropone alcune delle fotografie originali ed illustra le tecniche tramite una spiegazione, commenti personali dell’autore ed una serie fotografica in cui il Grande Maestro si alterna a suo figlio Saito Hitohira – oggi il caposcuola dell’Iwama Shin Shin Aiki Shurenkai – nell’esecuzione pratica.
Il libro pubblicato oggi da Tristão da Cunha Shihan non è una traduzione dell’opera originale e non include la prima sezione (il Saggio sulla Via, i Doka e L’essenza delle tecniche) e non è nemmeno un adattamento del commentario di Saito Morihiro, ma è uno studio tecnico sul volume originale.
Essendo Tristão da Cunha Shihan il senpai occidentale con il grado più alto nella scuola di Aikido Tradizionale di Iwama e, soprattutto, essendo egli stato uno tra i più stretti allievi non giapponesi di Saito Morihiro Shihan – prima di seguire Saito Hitohira Kaicho e confluire naturalmente nell’Iwama Shin Shin Aiki Shurenkai – egli infonde nelle spiegazioni del testo tutte le proprie conoscenze in materia, derivanti dalla personale esperienza e dall’insegnamento diretto del suo maestro Saito Morihiro: dettagli, sfumature, posizioni, citazioni di Saito Sensei e, per suo tramite, del Fondatore Ueshiba Morihei rendono unico questo lavoro di ricerca preciso, prezioso, e insostituibile.
Nel volume vengono riproposte le esecuzioni tecniche del Fondatore, con l’analisi approfondita anche delle variazioni tra l’esecuzione che O Sensei ne presentò, appunto, nel 1938 rispetto a quanto poi consolidato e codificato negli ultimi anni di studio in Iwama (l’angolazione esatta di hanmi, il dettaglio della mano libera in tai no henko, la terminologia ikkajo, nikkajo… rispetto alla più tarda e definitiva dizione ikkyo, nikkyo… solo per citare alcuni tra gli esempi più lampanti).


Scrive il maestro da Cunha nell’introduzione:
Budo, di Ueshiba Morihei, è un libro fondamentale per la biblioteca di qualsiasi aikidoka e di qualsiasi budoka.
[…]
Nel corso della sua vita, il Fondatore dell’Aikido aveva praticato Daito Ryu Aikijujutsu e rilasciato diplomi di questa arte. Ciò accadde finché non si affrancò definitivamente dal suo maestro Takeda Sokaku e dall’arte marziale del Daito Ryu.
[…]
Come mi posso permettere di pubblicare un libro le cui tecniche si avvicinano molto alle tecniche del Daito Ryu Aikijujutsu, non essendo io un praticante di questa arte?
Me lo consente principalmente la mia esperienza di più di quarant’anni di pratica e poco meno d’insegnamento; ma se questa spiegazione non bastasse, lo farei come allievo diretto di Saito Morihiro Shihan, avendo più volte avuto l’occasione di apprendere direttamente dal grande maestro le tecniche qui dimostrate come nel libro Budo.
[…]
Saito Sensei spesso utilizzava questo libro (Budo, n.d.t.) per dimostrare come venivano effettuate le tecniche da parte del Fondatore. Per me è stata una grande fortuna aver potuto studiare con questo maestro, poiché la sua conoscenza dell’Aikido era vastissima e, a dire il vero, superiore a qualsiasi maestro che sia vissuto sinora. Bisogna ricordare che Saito Sensei aveva contribuito alla codificazione dell’Aikido sia per quanto riguarda il taijutsu che per il bukiwaza.
Budo – Aikido Tradicional. Estudos em Portugal è un libro importante. Non nella versione tipografica che – pur essendo estremamente curata, coordinata, di lettura immediata e persino attenta all’eleganza stilistica – mantiene un profilo economico e umile (nel senso virtuoso e più ‘alto’ del termine) bensì nei contenuti e negli effetti: ci consente, infatti, rispettivamente di accedere almeno in parte alla vastissima e profonda conoscenza tecnica del maestro da Cunha e, soprattutto, perpetra e fa rivivere il lavoro ed il messaggio del Fondatore, Ueshiba Morihei, grazie a quella traditio (trasmissione) diretta [da O Sensei a Saito Sensei e da quest’ultimo all’autore, direttamente e senza intermediazioni] che è appunto il cuore del Dentō Iwama Ryu Aikido.