Nel pomeriggio di sabato 18 novembre 2017 ha avuto luogo, ospite della sede centrale dell’Unione Ginnastica Goriziana (UGG), il periodico incontro di studio e confronto tra yudansha (praticanti detentori di un grado da shodan, o cintura nera 1° dan, in su) della Scuola di Aikido Tradizionale di Iwama – Iwama Shin Shin Aiki Shurenkai del Friuli Venezia Giulia.

La serie di incontri tra gli aikidoka più “esperti” della Regione, nota scherzosamente anche come Ronin Club Keiko, ha avuto inizio con l’ormai storico incontro di Sacile del 10 dicembre 2016 e prevede la pratica comune senza che nessuno dei partecipanti si addossi il ruolo dell’ “insegnante” ma, al contrario, si struttura sulla base delle proposte e dei contributi costruttivi e sinergici di tutti i convenuti, a prescindere dai gradi e dai ruoli ricoperti nei rispettivi dojo. Per comune accordo tra i primi promotori del Ronin Club (Mauro Tomé, Ermanno Passalenti ed Enrico Neami), sono ammessi ed invitati ai keiko anche i praticanti detentori del grado ikkyu che si accingano ad affrontare l’esame da shodan.
Il programma sviluppato in occasione di questo quinto incontro Ronin Club si è articolato sullo studio del 31 no jo kata e 31 no kumijo per quanto inerente il bukiwaza (pratica con le armi tradizionali) e sulla pratica di tecniche da attacco ryokatadori per quanto concernente il taijutsu (tecniche a mani nude).
Erano presenti a Gorizia, oltre all’ospitante Alessandro Ortalli, dojo-cho dell’Unione Ginnastica Goriziana, Ermanno Passalenti (dojo-cho del Mushin no Shin Dojo di Bertiolo – UD), Enrico Neami (dojo-cho dell’Aiki Shuren Dojo Trieste), Roberto Michelon e Mattia Carniel (Dojo Sacile) e Ivan Castilla Lopez e Roberto Santanafessa (Yudansha Kyokai Iwama Aikido Trieste).