Su invito di Roberto Santoro, dojo-cho dell’Aikido no Musubi Modena, il responsabile tecnico dell’Aikido Tradizionale di Iwama – Dento Iwama Ryu Aikido per l’Italia Alessandro Tittarelli Shihan (8° dan Dento Iwama Ryu) ha diretto un koshukai (seminario) nei giorni di sabato 16 e domenica 17 dicembre 2017.
I keiko dello stage (quattro sessioni da un’ora e mezza ciascuna nella giornata di sabato e due nella mattinata della domenica) si sono svolti sull’ampio e spazioso tatami della palestra principale della Polisportiva Alfeo Corassori di via Newton a Modena, struttura che già in passato aveva ospitato con successo simili corsi di aggiornamento tecnico diretti dal Maestro Tittarelli.
Il programma delle lezioni, come di consuetudine, ha compreso in egual proporzione lo studio delle tecniche a mani nude (taijutsu), le tecniche con le armi tradizionali (aikiken e aikijo) nonché le forme di disarmo (bukidori) che caratterizzano l’Aikido dell’Iwama Shin Shin Aiki Shurenkai.
Come sovente accade in occasione di simili koshukai, oltre alla moltitudine di interessanti e fondamentali dettagli relativi a ciascuna delle singole tecniche che sono state prese in esame, gli insegnamenti del Maestro si sono allargati anche ad approfondimenti terminologici, linguistici e di nomenclatura giapponese, nonché a svariati aspetti di reishiki legati alla pratica con e senza le armi, sviscerando anche degli aspetti legati alla storia della diffusione dell’Aikido di Iwama in Europa (con particolare riferimento all’opera pedagogica di Saito Morihiro e, poi, a quella di Saito Hitohira Jukucho suo figlio e, quindi, di Saito Yasuhiro Waka Sensei, ciascuna puntualmente inquadrata nel mutevole panorama e livello tecnico in cui i tre Maestri si sono trovati, e si trovano, ad insegnare) ed ai livelli di pratica avanzata e superiore (kihon-ki no nagare no kubetsu, katai- e jutai keiko, rapporto e differenze tra awase, ki musubi e hasshi kizasshi).
Tra i numerosi partecipanti emiliani presenti sul tatami della Corassori, era presente anche un bel gruppo di praticanti del Friuli Venezia Giulia, scesi a Modena per l’occasione: i triestini della Yudansha Kyokai Iwama Aikido Trieste e dell’Aiki Shuren Dojo Trieste (tra i quali il dojo-cho Enrico Neami), i goriziani dell’Unione Ginnastica Goriziana (tra i quali il dojo-cho Alessandro Ortalli) ed i sacilesi del Dojo Sacile.

Anche in quest’occasione, tutti i partecipanti al koshukai – fossero essi shoshinsha o yudansha – hanno lasciato il Corassori con piena soddisfazione per il patrimonio di insegnamenti tecnici guadagnati e per la carica di energia positiva accumulata attraverso la gioiosa quanto rigorosa condivisione del tatami nel corso delle sessioni di pratica sotto l’attenta guida del Maestro.
A seguire alcune istantanee dalla sessione di taijutsu della mattina di sabato 16 dicembre, cortesia Roberto Santoro.