L’articolo originale Kagami Biraki 2022 è liberamente consultabile in lingua inglese sul sito ufficiale dell’Iwama Shin Shin Aiki Shurenkai; quella che segue ne è una versione in lingua italiana a cura di Enrico Neami.
Domenica 9 gennaio 2022 l’Iwama Shin Shin Aiki Shurenkai (ISSASK) ha organizzato l’annuale cerimonia del Kagami Biraki per inaugurare il nuovo anno di pratica dell’Aikido nel solco della tradizione del fondatore Ueshiba Morihei, O Sensei. Più di quaranta persone da tutto il Giappone si sono raccolte nel Tanrenkan Dojo – alcune provenienti anche da molto lontano, ad esempio da Kobe – per assistere alla cerimonia guidata da Saito Hitohira Kaicho.
Il Kagami Biraki (鏡開き) deriva da una tradizione giapponese per la quale delle torte di riso a forma di specchio (kagami mochi /鏡餅) vengono offerte agli antenati ed alle divinità che, si dice, giungono in visita durante il periodo delle festività. Dopo un periodo adeguato di permanenza sull’altare Shinto (Kamidana / 神棚) come offerta, i friabili dolci di riso possono essere rotti in più parti – mai devono essere tagliati con un coltello, onde evitare di troncare i legami con gli spiriti – ed essere gustati dai viventi presenti alla cerimonia.
Saito Sensei ha guidato il gruppo nel norito (祝詞/ preghiere cantate) per la pace universale, l’armonia sociale e la prosperità diffusa, seguito dalle espressioni di gratitudine per il fondatore dell’Aikido O Sensei Ueshiba Morihei, Saito Morihiro Shihan e per alcuni scomparsi della Scuola ISSASK, compresi Alessandro Tittarelli Shihan, Dennis Tatoian Shihan e Takamo Motoyuki Shihan.
Dopo aver recitato il norito, ciascun partecipante ha offerto un ramoscello di pianta sakaki (榊) al kamidana, presentando assieme a ciò le proprie preghiere personali. Il sakaki è un arbusto sempreverde a foglia larga considerato sacro nella spiritualità Shinto giapponese. Il kanji di sakaki contiene antrambi i caratteri di “albero” (木) e “kami” o “spirito” (神) e la sua natura sempreverde implica il concetto di “sakaeru-ki” (栄える), un albero che fiorisce eternamente.
Il sakaki allude anche al concetto del confine (sakai-ki / 境) che unisce il mondo spirituale a quello umano e materiale. In questa maniera la presenza del sakaki implica l’ingresso in uno spazio sacro nel quale le preghiere degli uomini vengono trasmesse al piano divino.
L’offerta riverente del sakaki (tamagushi hoten / 玉串奉奠) pone la mente dell’offerente centrale in un’attitudine di rispetto per gli antenati, per le forze della natura e per le energie divine che contribuiscono all’arricchimento della vita umana.
Dopo il tamaguchi hoten, il suono del tamburo taiko ha annunciato il momento delle dimostrazioni tecniche di Aikido. I dojo affiliati di Akita, Sendai, Mito, Tyugasaki, Nagoya, Uehara e Nishizabu hanno infatti presentanto i loro “enbu“, seguiti dai membri della Tanrenkan, ISSASK honbu (sede centrale/quartier generale; N.d.T.).
Le dimostrazioni sono state concluse da Saito Morihiro Nidaime (Yasuhiro) Sensei che ha presentato numerose proiezioni da morotedori per poi passare a niningake (attacco da due avversari) e sanningake (attacco da tre avversari).
Saito Hitohira Kaicho ha dimostrato i kumitachi da 1 a 5, incluso il kumitachi speciale 4.2 che combina l’awase del 7, del 6 e del 5 suburi, seguiti da una serie dinamica di proiezioni e controlli tachidori, ovvero di difesa a mani nude da attacco di spada.
Terminate le dimostrazioni, il Tanrenkan dojo è stato allestito con tavoli e pietanze per ospitare il banchetto ‘norai‘. Una traduzione letterale del kanji (直会) porterebbe a “incontro riparatore” ma, in realtà, un pasto norai segue tradizionalmente ogni cerimonia Shinto ed implica un rafforzamento dei legami sociali e spirituali all’interno di una comunità o di un gruppo.
Il Kaicho ha ringraziato le persone che hanno preso parte alla cerimonia del Kagami Biraki per il loro continuo supporto all’Iwama Shin Shin Aiki Shurenkai e per il loro impegno a mantenere l’approccio del fondatore alla pratica dell’Aikido. Egli ha anche sottolineato come il ventesimo anniversario della nascita dell’ISSASK quale organizzazione indipendente si avvicini, cadendo nel febbraio 2024, ed ha constatato come nonostante le difficoltà connesse alle restrizioni pandemiche il gruppo si mantenga forte grazie all’impegno di tutti i propri membri.
Terminate le formalità e ripulito il Tanrenkan, coloro che avevano ancora tempo a disposizione sono stati invitati allo Shin Dojo per un ulteriore e più cameratesco incontro conviviale. Di fatto l’Iwama Shin Shin Aiki Shurenkai ha molto da celebrare quando inizia un nuovo anno.



