Nel corso del fine settimana dell’11-12 dicembre 2021 si è svolto a Modena un koshukai di Aikido Tradizionale della Scuola di Iwama – Dentō Iwama Ryu Aikido diretto da Alberto Boglio Shihan su invito del m° Roberto Santoro dell’Aikido no Musubi Modena.
Per il gruppo Dentō Iwama Ryu Aikido in seno al settore Aikido dello C.S.E.N. – di cui il m° Boglio (7° dan Iwama Shin Shin Aiki Shurenkai è il responsabile nazionale) – si è trattato di una due giorni di aggiornamento tecnico sul tatami che ha segnato la ripresa post-pandemia dei raduni nazionali a ben due anni di distanza dall’omologo koshukai del 14-15 dicembre 2019 [vedi].
Grazie agli ampi spazi garantiti dal palazzetto Alfeo Corassori di via Newton è stato possibile praticare in sicurezza e nel pieno rispetto delle linee guida di settore C.S.E.N. in materia di sport da contatto in zona bianca (quale era, al momento, l’Emilia-Romagna) e delle direttive nazionali e locali in materia di prevenzione del contagio da Covid-19, senza peraltro dover ricorrere alla turnazione tra i numerosi partecipanti alle varie sessioni dello stage.
Erano infatti presenti numerosi aikidoka emiliani e romagnoli, del Friuli Venezia Giulia, del Piemonte e Valle D’Aosta, del Lazio, della Lombardia, della Sicilia ed anche alcuni praticanti provenienti dalla Baviera (Germania).
Alberto Boglio Shihan ha proposto un programma che, per il taijutsu (tecniche a mani nude), si è orientato sullo studio delle forme di assorbimento o uscita dalla presa di katatedori, mentre per le tecniche con le armi dell’Aikido, o bukiwaza, si è concentrato sulle armonizzazioni dell’Aikiken e sul secondo kumitachi e, quindi, sugli tsuki no jo harai e su alcuni kentaijo meno noti e non compresi – sebbene ben documentati – nella serie “classica” codificata da Morihiro Saito Shihan.
Il Maestro ha voluto dedicare particolare attenzione a sottolineare l’importanza rivestita dall’attitudine del praticante – dentro e fuori dal tatami -, dal kimochi che deve essere infuso in ciascuna delle tecniche eseguite, dal kiai e dall’appropriato reishiki (etichetta) da adottare, rimarcando come questi aspetti della disciplina non siano assolutamente secondari rispetto alla mera esecuzione tecnica dei singoli gesti ma, al contrario, siano unici e indispensabili per garantire un progresso completo al praticante che voglia davvero percorrere la Via dell’Aiki nella sua sostanza, ovvero anche sul piano interiore e spirituale.
Nel corso della giornata del sabato ha anche avuto luogo una sessione di esami dan condotta da Alberto Boglio Shihan con l’assistenza di Danilo Di Teodoro Jun-shihan, nel corso della quale il bavarese Andreas Wörfel ha conseguito il grado di yondan (4° dan) Dentō Iwama Ryu.
Nella serata del sabato, nel pieno rispetto della normativa anti-Covid vigente, si è svolto un incontro conviviale nel corso del quale sono stati festeggiati i gradi conseguiti da Wörfel e da Elmar Sterzl (dojo-cho all’Aikido Buchloe) recentemente insignito del prestigioso grado godan (5° dan) Dentō Iwama Ryu.
In occasione del seminario, è stato disponibile presso la reception organizzativa del koshukai il volume Il quadrifoglio si sentiva diverso e invece era solo speciale… di Alberto Boglio (arabAFenice, settembre 2021, ISBN 978866177449), opera che racconta l’incredibile esperienza umana e pedagogica dell’autore nell’importante progetto SportAbilità di insegnamento dell’Aikido ai ragazzi affetti da disabilità dello spettro autistico e sindrome di Down. Le classi di Aikido del progetto SportAbilità sono state avviate presso l’Aiki Shuren Dojo Mondovì – il dojo personale del m° Boglio – nel 2013 e proseguono ad oggi con grande successo e soddisfazione da parte degli aikidoka praticanti, delle loro famiglie e dei terapeuti, nonché del loro Maestro.