
L’articolo originale 2020 Kagami Biraki ceremony at Iwama honbu dojo di Nicolas Otsuki è liberamente consultabile in lingua inglese sul sito ufficiale dell’Iwama Shin Shin Aiki Shurenkai; quella che segue ne è una versione in lingua italiana a cura di Enrico Neami.
Kagami Biraki, Tanrenkan, Iwama 2020.
La cerimonia del Kagami Biraki è iniziata alle 10 in punto alla presenza di una sessantina di persone tra ospiti e praticanti; tra gli altri erano presenti il capo del distretto Shicho Yamaguchi ed il magistrato della prefettura di Ibaraki.
Nel suo discorso, Saito Hitohira Sensei ha citato le idee di O Sensei, in particolare per quanto riguarda la preghiera del mattino, pomeriggio e sera al Kamisama; Sensei ha anche commentato una calligrafia originale di O Sensei che era esposta alla parete del dojo ed ha ricordato come il Fondatore si recasse a pregare presso le cascate di Taki il 28 di ogni mese.
Subito dopo è stato il momento di un rapido riscaldamento per mezzo di alcune tecniche di aikido utili alla distensione muscolare e, quindi, abbiamo accolto il sacerdote Shinto – Kannushi-san – che ha dapprima pregato davanti all’altare e, quindi, ci ha benedetti tutti con dei rami di sacro sakaki di cui, infine, ci ha fatto dono.
Terminata la cerimonia, Sensei e, dopo, Waka Sensei hanno deposto i rametti sacri (tamagushi) nel kamidana; hanno quindi fatto la stessa cosa gli ospiti e, alla fine, i rappresentanti di ciascun dojo presente.
L’enbu – la dimostrazione – è incominciato subito dopo di ciò: la prima esibizione è stata una notevole dimostrazione di Aiki Tōjutsu eseguita da Waka Sensei. E’ stata quindi la volta degli (shibu) dojo di Uehara, Busenkai, Ryugasaki, Akita, Nagoya, Osaka, Hitachi, Doshinkai e, per concludere, dell’Iwama honbu dojo.

Alla fine Sensei ha presentato una magnifica dimostrazione di kumitachi (1, 4 e 5) con alcuni henka (variazioni), eseguendo le tecniche assieme a Waka Sensei come partner. Ha quindi mostrato alcune tecniche di jodori e di taijutsu con i rappresentanti dei vari shibu dojo presenti. Si è trattato di una splendida dimostrazione, di un’incredibile fluidità, che ci ha consentito di assistere di persona al vero Aikido (l’autentica essenza dell’Aikido).

Alla fine dell’enbu c’è stata la consegna dei diplomi e, quindi, ognuno ha aiutato a predisporre il dojo per il party.


Al Kamidana sono stati offerte frutta, verdura, pesce (sengio), alghe di mare (kambutsu), torta di riso (omochi), sale (shihō), riso (kome), oshinko, sake, fagioli dolci e mocha e poi, ancora, molte offerte di sake da parte dei vari shibu dojo.

Durante il ricevimento, sia gli ospiti che tutti noi praticanti siamo rimasti deliziati da una sfilza di piatti tradizionali quali oshushi, sashimi, karage (pollo fritto), oshinko e da una notevole quantità di sake e birra.
E’ stata davvero una meravigliosa celebrazione!
Articolo di Nicolas Otsuki
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