Il pezzo originale Waka Sensei Nidaime Morihiro Saito in Australia di Simon Harris è stato pubblicato in lingua inglese su iwamashinshinaikido.com ed è lì liberamente consultabile. Quella che segue ne è una versione in lingua italiana a cura di Enrico Neami.

Abbiamo ospitato di recente Morihiro Saito Nidaime, Waka Sensei, per i tre giorni del lungo fine settimana dell’Australia Day (26-28 gennaio 2019, N.d.T.) e siamo stati ispirati a proseguire lo studio e la pratica dell’Aikido di O Sensei. Waka Sensei compie uno o al massimo due viaggi all’estero ogni anno e noi gli siamo immensamente grati per aver trovato il tempo di venirci a visitare in Australia.

Seguendo la grande tradizione della Famiglia Saito, Waka Sensei ha rappresentato la personificazione di concentrazione e intenzione, comprensione ed intuizione e potente esecuzione, accompagnate da insegnamenti chiari e precisi. Mi ha fatto particolare piacere riscontrare come molti dei partecipanti più giovani abbiano apprezzato molto il tempo che Waka Sensei ha dedicato loro.

Nel corso del fine settimana Waka Sensei ha rimarcato e chiarificato più volte quanto siano importanti le basi, come il kihon ed il ki no nagare non siano scollegati tra loro, che il Ken, il Jo e il Taijutsu sono tra loro interlacciati e che se non si è in grado di eseguire bene la forma di base di una tecnica, non si è in grado di praticare le molteplici variazioni di quella stessa tecnica.

Waka Sensei si è sforzato più volte di chiarire che l’Aikido di O Sensei è molto più che la semplice tecnica: include lo Chinkon all’inizio di ogni giornata; il prestare estrema attenzione alle indicazioni dei senpai e degli istruttori sul tatami; l’appropriata etichetta in ogni circostanza. Inoltre, Waka Sensei ha espresso chiaramente più volte il desiderio che, sebbene l’Aikido di Iwama sia tecnicamente su una buona strada in Australia, gli istruttori ed i praticanti possano studiare e sviluppare un livello più profondo di comprensione di tutti gli aspetti della pratica dell’Aikido.

Waka Sensei intende certamente ritornare in Australia ma per poter comprendere con completezza la tecnica si deve anche capire (si potrebbe dire seriamente) la cultura e il miglior modo per poterlo fare è a Iwama. Waka Sensei ha ribadito l’importanza che ciascuno, a prescindere da quanti anni pratichi, visiti con regolarità Iwama per scendere completamente in profondità in tutto questo.

Si vogliono ringraziare i 32 partecipanti che hanno voluto sfidare il caldo estivo, la comunità aikidoistica e, naturalmente, la Famiglia Saito per il suo supporto, senza il quale questo weekend davvero speciale non sarebbe stato possibile.

Scritto da Simon Harris.

@EnricoNeami