L’Aikido Tradizionale di Iwama italiano ha festeggiato ad Ancona l’8 dan conferito ad Alessandro Tittarelli Shihan da Saito Hitohira Juku-cho
Domenica 13 marzo 2016 l’Aikido Tradizionale di Iwama (Iwama Shin Shin Aiki Shurenkai) italiano si è dato appuntamento presso il Palascherma di Ancona per festeggiare il recente conferimento dell’8 dan Dentō Iwama Ryu ad Alessandro Tittarelli Shihan (vedi), responsabile tecnico nazionale del settore Shin Shin Aikido dello CSEN e massimo vertice mondiale, assieme a Tristao Da Cuña Shihan, dell’Iwama Shin Shin Aikishurenkai, la scuola tradizionale guidata da Saito Hitohira Kai-cho, figlio e successore di Saito Morihiro Shihan.

L’evento è stato ideato ed organizzato dagli allievi più stretti del M° Tittarelli, tra cui Danilo Di Teodoro Jun-Shihan e Roman Zhashuev, ma ha visto entusiasticamente coinvolti la maggior parte degli esponenti di spicco dell’Aikido Tradizionale di ogni parte dello stivale, da Catania a Torino, da Roma a Trieste.
La giornata di festeggiamento per l’altissimo riconoscimento ottenuto dalle mani di Saito Hitohira Sensei – nell’Iwama Shin Shin Aikishurenkai l’8 dan viene considerato il massimo grado conseguibile – si è articolata in due parti, una squisitamente tecnica nel corso della mattinata ed una conviviale a pranzo.
Più di una cinquantina di aikidoka fisicamente presenti al Palascherma di Ancona hanno infatti accolto l’ignaro M° Tittarelli – il quale era stato “attirato” presso il palazzetto con un sotterfugio e grazie alla complicità degli aikidoka di San Benedetto del Tronto che già avevano ospitato il Maestro nella giornata di sabato 12 marzo per una sessione d’esami dan – con un caloroso quanto inaspettato benvenuto; dopo l’iniziale e ben comprensibile momento di emozionata sorpresa da parte del festeggiato, la mattinata è proseguita con due keiko di bukiwaza (la pratica con le armi dell’aikido) incentrati sullo studio del ju-san no jo awase (l’armonizzazione del kata dei tredici movimenti di jo) e, rispettivamente, del san no tachi (terzo kumitachi o combattimento figurato con la spada) e relativi henka (variazioni). Occasione per approfondire e sviscerare i più recenti dettagli nell’esecuzione sia delle forme base che di quelle più articolate delle armi di Iwama, la pratica è stata anche un momento per riflettere e focalizzare su talune peculiarità emerse in occasione del recente primo seminario internazionale diretto da Saito Yasuhiro Sensei – il figlio e successore designato di Saito Hitohira Juku-cho – a Torino, La Loggia, nonché per puntualizzare una volta di più come la pratica con le armi così come veniva insegnata dal Fondatore in Iwama, con il conseguente studio dei tempi e dei ritmi di movimento rispetto alle posizioni di base ed in rapporto costante (riai) con la pratica a mani nude (taijutsu), siano il cuore ed il tratto distintivo dell’Iwama Shin Shin Aiki Shurenkai rispetto alla pratica negli altri stili di aikido oggi diffusi nel mondo.
Al termine della pratica i festeggiamenti si sono spostati in ambito più conviviale e, negli stessi ambienti del Palascherma ed in un’atmosfera estremamente rilassata ed intima, la Famiglia italiana dell’aikido tradizionale di Iwama ha celebrato con un ottimo pranzo, alcuni brindisi ed un taglio di torta memorabile il Maestro, stringendosi attorno alla persona che ha reso possibile in tali modi e tempi il notevole progresso tecnico maturato in Italia in seno alla Scuola di Saito Sensei.
Erano per lo più presenti, o hanno comunque partecipato attivamente, pur da lontano, all’organizzazione ed alla buona riuscita della giornata: da Ancona – Alessio Barbierato, Lorenzo Camponi, Alain Kafyeke, Peppe Lenti, Annarita Recanatini, Cristiano Lancioni, Danilo Di Teodoro Jun-Shihan, Pierluigi Ciccalese, Francesca Tittarelli, Roman Zhashuev, Sergio; da Catania – Giuseppe Panassidi; da Città di Castello – Daniele Russo, Marco Milanesi; da Milano – Gianluca Guerra; da Modena – Andrea Zardin; da Correggio – Carlo Presterà, Ilaria Pantaleoni; da Mondovì – Alberto Boglio Shihan, Giovanni Lazzara; da Parma – Angelo Adorni, Laura Moreni, Maria Saija, Michele Scotti, Rita Razzoli, Sasha Vysochin, Sergio Ravazzoni, Simonetta Russo, Andrea Anzola, Andrea Signifredi, Enrico Casula, Marta Cavazzini, Ernesto Clima, Mario Pagliari; da Pavullo – Gareth Baker, Marco Manicardi, Roberto Santoro; da Ravenna – Mirka Mazzavillani; da Roma – Andrea Campisi, Dario Benvenuti, Diego Salomon, Massimiliano Di Nicola; da San Benedetto del Tronto – Adamo Rossi; Gianni Di Baggio, Francesca, Jonny Di Cintio; Lino Patrizio Di Felice, Pasqualino Mattioli, Roberto Consorti; da Trieste – Enrico Neami, Silvia D’Arrigo; da Udine – Ermanno Passalenti; da Viterbo – Walter Ippoliti, Luca.