L’Associazione Studenti Albanesi dell’Università degli Studi di Trieste (ASAT) si onora di organizzare la presentazione del volume di Paolo Muner Shpnésa e Shcypeniis – La speranza dell’Albania (Shqiptarë të Triestit – Albanesi di Trieste).
L’evento, che avrà luogo sotto il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica di Albania in Italia e dell’Ambasciata della Repubblica del Kosovo in Roma, si terrà domenica 6 dicembre 2015 alle ore 11.00 all’Antico Caffè San Marco di Trieste, in via Battisti 18.
Interverrà, oltre all’autore, la prof.ssa Bendis Kraja dell’Università “Luigi Gurakuqi” di Scutari.
Maggiori informazioni contattando jozefdizain@gmail.com
Shpnésa e Shcypeniis – La speranza dell’ Albania (Shqiptarë të Triestit – Albanesi di Trieste), Paolo Muner, Botime Jozef, Durres 2015, pg.530. 63 illustrazioni, più tavole fuori testo, traduzione in albanese di Albana Nexhipi.
Paolo Muner, da anni si è dedicato a ricerche di storia albanese. Ultimamente, con questo nuovo libro ha cercato di ricostruire la storia della comunità albanese a Trieste dalle sue origini. Una ricerca iniziata circa dieci anni fa, nel tentativo di dare risposte alle molte domande che riguardano le origini e non solo, prendendo in esame eventi importanti come il Congresso di Trieste oppure personalità di spicco di questa comunità, come il famoso attore Aleksandër Moisiu o il noto ingegnere delle ferrovie Carl Gega.

E’ noto che le prime tracce degli albanesi a Trieste risalgono nei primi anni del 1400 e i primi che giunsero in città furono i componenti delle famiglie aristocratiche di Scutari, a causa della situazione politica ed economica del paese.
Sarà proprio questo iniziale nucleo a generare la prima comunità albanese, che ebbe poi una così grande influenza nella vita sociale e politica a livello locale ed anche in patria. La nuova grande ondata di immigrazione degli anni ’90 del Novecento ha fatto riprendere la storia di questa comunità, ormai ben integrata nel tessuto sociale.
Shpnésa e Shcypeniis – La speranza dell’ Albania (Shqiptarë të Triestit – Albanesi di Trieste) è un’opera fondamentale per la storia della comunità, della presenza e dell’immigrazione albanese nella città di Trieste.
Paolo Muner è nato a Trieste, Ufficiale della Marina Militare Italiana (Guardia Costiera), oggi in forze alla Riserva, ha trascorso tre anni di servizio in Albania. Lasciato il servizio attivo, si è dedicato a ricerche di storia albanese. Nel 2009 ha pubblicato il libro “Una storia scutarina” – Le prime bandiere marittime mercantili albanesi (1913-1914), per i tipi della casa editrice Almera di Tirana.
Nel 2014 ha pubblicato Non solo “Inno alla Bandiera” in italiano ed albanese, con traduzione di Albana Nexhipi.
Inoltre, ha collaborato con i periodici albanesi: Albanianews, Hermesnews, Hylli i Drites, Academicus, Klan, Mbrojtja, Rilindasi, Telegraf, Gazeta Vatra e Tirana Review Books.
ASAT, l’Associazione degli Studenti Albanesi a Trieste, nasce ufficialmente il 23 giugno 2009 da un gruppo di giovani per promuovere e sostenere l’integrazione degli studenti albanesi nella comunità studentesca dell’ateneo giuliano, orientarli e facilitarli sulla questione alloggi e il diritto allo studio. L’associazione si prodigherà anche per appoggiare concretamente chi intende ritornare in Albania dopo la fine del suo percorso di studi.
Dall’altra parte, ASAT vuole essere un’antenna del mondo “shqipëtar”, promuovendo la conoscenza e la diffusione della cultura albanese e impegnandosi nel rafforzamento dell’amicizia tra studenti di origine albanese, italiana e altre nazionalità.
ASAT ha collaborato con varie associazioni e partecipato a diversi progetti realizzati nell’ambito universitario come ad esempio il “Global Village”, manifestazione in cui diverse nazioni hanno presentato il proprio Paese allestendo degli stand, colorati dalle bandiere nazionali e arricchiti da fotografie.
L’ASAT, per interagire meglio con la comunità studentesca non solo dell’ateneo giuliano, propone diverse iniziative di dialogo e conoscenza reciproca quali proiezioni di film e documentari albanesi, mostre fotografiche, conferenze e viaggi didattici e di istruzione.
L’ASAT continuerà a promuovere la cultura albanese e i suoi valori, con uno spirito aperto verso la collaborazione, il dialogo e il confronto con tutti gli studenti, senza alcuna distinzione di religione e etnia.