logoblogseido-300x80L’articolo The hakama is not meant to hide the footwork è stato originariamente pubblicato in lingua inglese sul blog Seido (www.blog.seidoshop.com); ne segue una versione in lingua italiana a cura di Enrico Neami. Sullo stesso argomento si legga anche Perché gli yudansha indossano l’hakama.

La hakama: semplicemente un indumento della nobiltà

La hakama serve per nascondere i movimenti dei piedi nella pratica delle arti marziali, nell’Aikido in particolare?

Questa è una spiegazione talmente comune che è quasi diventata una verità nell’opinione di quasi tutti i praticanti. Sfortunatamente ciò è falso, ed è davvero facile dimostrarlo alla luce della storia di questo indumento e di come veniva e come tutt’ora viene indossato in Giappone.

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Ricostruzione di una cerimonia del periodo Kamakura: il Kagami Biraki (2017)

La hakama, un affare da samurai?

L’Occidente vede la hakama come un vestito tipico dei samurai. In realtà la hakama è in origine un indumento cerimoniale indossato dalla nobiltà ma anche dal clero. In Giappone, ancor oggi, la hakama è maggiormente legata a cerimonie di laurea, matrimoni ed altre cerimonie religiose che non ai samurai ed alle arti marziali, benché rimanga in ogni caso onnipresente, particolarmente nella pratica del Kendo. La hakama appare in Cina in un periodo precedente alla sua comparsa in Giappone ed è molto probabile che sia stata importata in Giappone assieme al Buddismo, rendendo questo tipo d’abito un indumento formale da cerimonia.

È vero che i samurai indossavano la hakama. Ma non fu sempre così e sembra che il suo debutto in quell’ambiente sia avvenuto in un formato più grosso, persino in cuoio, indossato per andare a cavallo e proteggersi dai rami e dai rovi. È questo il punto in cui accennare ai due tipi di hakama, andon e umanori. Andon era l’indumento a foggia di “lanterna” (ovvero col taglio a forma di gonna), mentre umanori significa letteralmente “montare un cavallo” ed è quindi a foggia di pantalone.

Infatti, anche se monaci e donne non avevano necessità di montare a cavallo, i samurai e i nobili ce l’avevano. Essi necessitavano di un indumento che permettesse loro di aprire le gambe e questa è probabilmente l’origine della hakama a foggia umanori. È davvero difficile verificare le fonti man mano che si risale nel tempo ma, in ogni caso, è molto probabile che la hakama andon abbia preceduto la hakama umanori.

La hakama indossata relativamente corta è evidente nelle antiche Koryu, come nel caso del Tatsumi Ryu nel video qui sopra

 Il significato della hakama per i samurai.

Per riassumere, la hakama non è specificatamente un affare da soli samurai, ma si trattava di un indumento di uso comune. Sorvoliamo sul suo utilizzo nel montare a cavallo, poiché si tratta di una foggia molto differente dalla hakama che conosciamo oggi, e passiamo direttamente alle ragioni per le quali i samurai indossavano la hakama come vestito. La hakama era in realtà un indumento formale. Era indossata con un kimono tradizionale e l’insieme dei due abiti formava il Kamishimo e soleva dimostrare sia lo status sociale di chi lo indossava, sia il suo status di guerriero. Tale uniforme era infatti indossata dalla grande maggioranza della nobiltà, così come dai mercanti possidenti.

Esistevano anche altri tipi di hakama, indossate a seconda delle cerimonie, in particolare una hakama molto lunga, chiamata nagabakama, che rendeva molto difficili i movimenti. È molto probabile che nella società perennemente in guerra di allora, la richiesta per i visitatori (samurai) di indossare quel tipo di hakama, avanzata da parte dei signori o dello Shogun, fosse una misura precauzionale per impedire loro i movimenti e, quindi, gli attacchi.

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Una hakama indossata sotto l’armatura dall’uomo a destra, ed una piuttosto corta portata dalla donna a sinistra.

All’epoca del suo uso quotidiano, vi erano due tipi di utilizzo.

Uno è quello che si vede molto spesso nei film di samurai, nelle scene in cui un ronin (samurai senza padrone) deve confrontarsi con attacchi inaspettati o duelli di sorta. In tali sequenze, il samurai è spesso vestito con gli abiti di uso quotidiano e si lega le gambe della hakama e le maniche del kimono per facilitarsi i movimenti. Il secondo è la guerra. I gradi più elevati che non raggiungevano il fronte potevano anche indossare la hakama ma la maggior parte dei guerrieri indossavano l’armatura e la hakama non aveva più un gran senso.

Duello col bokken in uno dei più bei film di samurai a colori: Ame Agaru. Si noti come le hakama indossate da entrambi i protagonisti sono piuttosto corte

Detto questo, si troverà molto interessante che i samurai nei vecchi film come quelli di Akira Kurosawa indossano le loro hakama molto corte, mentre nei moderni Jidai geki (film) girati negli ultimi 10 o 20 anni, le hakama sono molto più lunghe. Ovviamente la moda ha anche preso il sopravvento sulla storicità dell’industria cinematografica.

Il modo di indossare la hakama – e di mostrare i piedi.

Dalle stampe del tempo, ma anche grazie alle tradizioni preservate in certe scuole, è chiaro che la hakama è indossata al di sopra della caviglia, e che spesso viene portata attaccata durante i duelli ed i combattimenti. A questo punto diviene veramente difficile giustificare la tesi che la hakama serva a nascondere le posizioni dei piedi. Nascondereste i vostri piedi con il rischio di intralciare i vostri movimenti, rallentandovi e rischiando di morire? Mostrereste i vostri piedi nel corso di un duello, al cospetto degli spettatori, ma li nascondereste durante l’allenamento in dojo? Molto improbabile.

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Stampa d’epoca: la hakama indossata corta (in basso a destra)

Non è impossibile che ci fossero dei samurai che portavano la hakama per nascondere i movimenti dei piedi e per non rivelare le loro tecniche. In ogni caso avrebbero dovuto essere certi che ciò non avrebbe arrecato loro un significativo svantaggio in termini di libertà di movimento e, inoltre, si dovrebbe presumere che avessero comunque una qualche tecnica “segreta” da non rivelare. Ed in particolare riferimento a quel contesto, va detto che, in generale, non tutti i samurai erano in realtà molto abili nei combattimenti. Rappresentando il 7% della popolazione nel periodo Edo, erano parte della casta dei nobili e gestivano principalmente affari amministrativi o strategie militari.

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Stampa d’epoca: la hakama indossata molto corta.

Ed a proposito dei giorni nostri? Serve a nascondere i movimenti?

Nascondere i movimenti dei piedi dai propri studenti che sono lì per imparare, o nascondere le posizioni dei propri piedi dall’insegnante che è lì per correggerci, sarebbe una scelta astuta? Vi è certamente un aspetto estetico nell’indossare la hakama relativamente lunga, ed è divenuta una moda, ma non è una tradizione che abbia senso a livello storico.

Nel video seguente, Tada Shihan indossa la hakama relativamente corta, tirandola su nella cintura approssimativamente al minuto 1:06 per facilitare i propri movimenti e per rendere visibile cosa sta dimostrando. Quale interesse c’è ad indossare una hakama lunga per motivi estetici se poi si deve tirarla su in particolare in occasione di una dimostrazione?

Tada Hiroshi Shihan durante la 51 edizione dell’All Japan Demonstration

Naturalmente questo non è un consiglio ad indossare l’hakama corta. È una scelta personale. In ogni caso se effettuate questa scelta, fatelo sapendo la verità e non sulla base di falsi miti.

Buona pratica a tutti!

@EnricoNeami