Promosso da Yūdansha Kyōkai Iwama Aikidō Trieste a.s.d. (YKIAT), si è svolto il 2-3 luglio 2016 presso la palestra maggiore dell’Opera Figli del Popolo in Trieste il 2° koshukai (seminario) di Dentō Iwama Ryu Aikidō (Aikido della scuola Tradizionale di Iwama) diretto da Alessandro Tittarelli Shihan, 8° dan Dentō Iwama Ryu, allievo diretto di Saito Hitohira Jukucho e responsabile tecnico dell’Iwama Shin Shin Aiki Shurenkai Italia.
Sul grande tatami allestito per l’occasione (220 metri quadrati anche grazie alla collaborazione dell’Unione Ginnastica Goriziana che ha imprestato parte delle materassine) si sono alternati una quarantina di aikidoka provenienti dalla regione Friuli Venezia Giulia, dal Piemonte, dall’Emilia Romagna e persino dalla Spagna.

Tutti i dojo della regione afferenti alla scuola Shin Shin Aikido – altro nome dato dal caposcuola Saito Hitohira al Dentō Iwama Ryu Aikidō – erano degnamente rappresentati: oltre, appunto, ai budoka triestini di YKIAT erano presenti gli atleti del dojo dell’Unione Ginnastica Goriziana, quelli del Mu Shin no Shin Dojo di Udine (Ermanno Passalenti dojo-cho) e del Dojo Sacile (Mauro Tomè dojo-cho).
Giunto appositamente da Mondovì (Cuneo) per prendere parte all’evento, era presente sul tatami del capoluogo giuliano assieme ad un gruppo di allieve anche Alberto Boglio Shihan (6° dan Dentō Iwama Ryu), uno dei più alti gradi italiani della scuola di Saito Hitohira.
Nonostante il caldo africano, il seminario ha avuto grande successo, lasciando estremamente soddisfatti sia i molti principianti che i gradi più avanzati: il Maestro Tittarelli, come d’uso, ha sviluppato un programma variegato e completo che ha coperto le esigenze di tutti, soffermandosi a lungo sui movimenti di base del corpo (tai sabaki), ad esempio, ma anche sulle progressioni tecnico-didattiche che consentono di sviluppare correttamente le forme tecniche dinamiche (ki no nagare waza) partendo dalle forme di base statiche (kihon waza). Le tecniche a mani nude (taijutsu) si sono alternate alle forme con le armi tradizionali (aikiken, aikijo) ed ai disarmi (bukidori).
Nel corso dello stage il M° Tittarelli, affiancato da Alberto Boglio e Michele Marolla, ha presiedeuto anche una sessione di esami dan (cioè per i gradi a partire dalla cintura nera) nel corso della quale sono stati giudicati idonei al conseguimento del grado shodan (1° dan) Tiziana Di Marzio (Mondovì) e Pasquale Naclerio (Trieste) mentre, al termine di un esame significativamente brillante, è stato giudicato idoneo al conseguimento del grado sandan (3° dan) Mauro Tomè (Sacile), il quale è stato promosso assai meritevolmente cum laude.


Il dojo di Trieste per l’occasione era ornato, oltre che con il tradizionale kamiza, anche con una calligrafia originale del Maestro di Shodo Norio Nagayama della scuola Bokushin di calligrafia orientale, mentre a tutti i partecipanti è stata messa a disposizione una maglietta con i kanji I Shin den Shin (vedi), prodotta all’uopo da YKIAT.
Come da tradizione in occasione di eventi di questa portata, il sabato sera i partecipanti al koshukai si sono ritrovati assieme al M° Tittarelli presso un noto ristorante della città per un party celebrativo, che ha consentito di socializzare in un ambiente più informale rispetto al dojo, in spirito di amicizia sincera e vivace convivialità; nel corso della cena è stata proposta anche una squisita torta alla frutta riportante i medesimi kanji I Shin den Shin.
Pur essendo il secondo koshukai organizzato da YKIAT a Trieste, il Maestro Alessandro Tittarelli visita regolarmente il capoluogo e la Regione ormai dalla prima metà degli anni Novanta, avendo sviluppato un rapporto diretto coi praticanti di queste zone che è andato rafforzandosi e consolidandosi nel tempo.
Si prevede di ricalendarizzare ciclicamente, ad inizio estate, quest’appuntamento tecnico di massimo livello, mentre il programma delle attività culturali e tecniche promosse da YKIAT nella prossima stagione 2016-2017 è alquanto fitto e corposo: solamente nello stretto ambito della pratica aikidoistica è già in fase organizzativa un koshukai diretto da Alberto Boglio Shihan, prevedibilmente nel periodo di fine estate – inizi autunno.