Originale pubblicato su Unione degli Istriani. Periodico della Libera Provincia dell’Istria in Esilio n°4 – gennaio/aprile 2005.

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[Testo integrale conforme all’originale; i grassetti e tutte le immagini sono stati aggiunti dall’autore per la pubblicazione su http://www.enriconeami.net]


u001La copertina di questo numero doppio parla chiaro: vi è stato un mutamento importante ai vertici dell’Unione degli Istriani. Le elezioni per il rinnovo delle cariche sociali per il prossimo quadriennio hanno dato un esito nuovo e giovane quanto pregno di conseguenze ed implicazioni.

Una squadra di membri del Gruppo Giovani dell’Unione degli Istriani, capacemente diretta da Massimiliano Lacota, Coordinatore dello stesso Gruppo, ha ereditato dal Presidente uscente Silvio Delbello il ruolo di guida del sodalizio istriano.

Ciò, già nel primo mese di attività effettiva del Presidente Lacota, dei suoi collaboratori e del Consiglio Direttivo neo eletto, ha portato ad un rafforzamento delle posizioni e ad un rinvigorimento dell’energia da spendere per tutelare degnamente i diritti degli esuli troppo a lungo disattesi  e vilipesi tanto all’estero quanto, purtroppo, in Patria.

Il “nuovo corso” – che percorre il tracciato ideale del programma elettorale della lista Rinnovamento nella continuità, che è stato votato plebiscitariamente alle ultime citate elezioni – ha già avuto modo di esprimersi in modo significativo nell’attività mediatica e nelle azioni intraprese in seno alla Federazione delle Associazioni degli Esuli.

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Il Consiglio Direttivo dell’Unione degli Istriani – Libera Provincia dell’Istria in Esilio, eletto al termine dell’anno 2004.

In questo numero di Unione degli Istriani diamo già qualche primo cenno di tutto ciò e ci riserviamo, a partire dal prossimo, di rinnovare anche la struttura del giornale per poter fornire al lettore, se possibile, un’informazione ancora più dinamica, puntuale e centrata su quei temi che, dopo sessant’anni di oblio, più stanno a cuore agli esuli istriani, fiumani e dalmati.

Questo primo numero del 2005, però, è dedicato quasi interamente ai due grandi eventi che hanno scandito la vita dell’Unione e dei giuliano dalmati tutti negli ultimi mesi: il cinquantesimo anniversario di fondazione dell’Unione degli Istriani (1954-2004), celebrato lo scorso novembre nel capoluogo giuliano con una riuscitissima quanto significativa manifestazione presso i principali luoghi della Memoria del nostro Esodo e culminato nella cerimonia al Campo Profughi di Padriciano (Ts) e la grande manifestazione nazionale della prima Giornata del Ricordo (10 febbraio 2005), celebrata a Trieste, capitale morale dell’Esodo, alla presenza del vicepresidente del Consiglio dei Ministri Gianfranco Fini e dal Ministro per gli Italiani nel Mondo Mirko Tremaglia.

Per concludere, una nota triste. Già ormai in fase di stampa, è mancato all’affetto dei suoi cari l’avv. Lino Sardos Albertini, che fu promotore e socio fondatore, oltre che, poi, anche Presidente per tanti anni, dell’Unione degli Istriani.

L’Unione degli Istriani ha abbrunato la sua bandiera in suo onore e nel suo ricordo. Si augura, nel contempo, possa essere di conforto, a lui quanto ai suoi cari, che il testimone ed i valori difesi per lunghi e burrascosi anni, siano riusciti a passare alle nuove generazioni, ai figli, ai nipoti.

@EnricoNeami