La prima cerimonia ufficiale di Kagami Biraki Dentō Iwama Ryu per l’Italia, ha avuto luogo con pieno successo il 1 febbraio 2015 in Ancona.

I partecipanti al 1° Kagami Biraki Biraki Dentō Iwama Ryu - Palarorrini, Ancona, 1 febbraio 2015
I partecipanti al 1° Kagami Biraki Biraki Dentō Iwama Ryu – Palarossini, Ancona, 1 febbraio 2015

Il grande evento, che ha visto riuniti sul tatami della sala conferenze del Palarossini di Ancona dojo-cho e praticanti dai principali dojo di Aikido Tradizionale d’Italia, è stato organizzato per inaugurare l’anno di attività e pratica 2015.

La cerimonia del Kagami Biraki鏡開き – ha oggigiorno luogo in giappone in occasioni di eventi lieti e memorabili quali matrimoni, anniversari e grandi feste, oppure, come in questo caso, inaugurazioni di anni sportivi o di attività ed ha generalmente luogo l’11 di febbraio.

Nel corso della cerimonia – che si rifà al gesto del quarto Shogun Tokugawa (Ietsuna Tokugawa, Shogun dal 1651 al 1680) che prima di scendere in battaglia ruppe, assieme ai suoi daymiō, un barile di sake per buon augurio – dei panetti di Kagami Mochi, un dolce tradizionale di riso glutinoso, dopo essere stati offerti sul tokonoma, vengono spaccati con un colpo della mano o con un apposito martelletto, per poi essere gustati da tutti i presenti.

La cerimonia, nota anche come “rottura del mochi” o “apertura dello specchio”, equivale alla fine dell’astinenza dopo la festa del capodanno ed è considerata di estremo buon augurio per le attività dell’anno entrante.

Nel corso della cerimonia anconetana, i gruppi provenienti dai vari dojo d’Italia hanno presentato una selezione di tecniche taijutsu (a mani nude), bukiwaza (con le armi) o bukidori (di difesa disarmata da attacco armato) della durata di circa un minuto a gruppo. La grande esibizione è avvenuta alla presenza del presidente del Comitato Regionale Marche C.O.N.I. Fabio Sturani ed è stata ripresa dagli operatori della sede RAI regionale, che ne ha dato ampio risalto nel TG3 serale.

Erano presenti e si sono esibiti i seguenti gruppi: per il 31° Dojo Dentō Iwama Ryu Italia, Ino Tanasi e Daniela Luca; per il Morihiro Saito Iwama Ryu Dojo Città di Castello (Perugia): Daniele Russo, Luca Zanelli e tre giovanissimi aikidoka; per il Fudō Myō Shin Dojo (Aikido Dento Iwama Ryu Roma) Andra Campisi, Vincenzo Rivi e Massimiliano Di Nicola; per il Takemusu Aiki Dojo di Colorno (Parma) Enrico Casùla; per il dojo Fidenza, Francesco Gaidolfi; per l’Aikido Iwama Ascoli Piceno, Lino Patrizio Di Felice e Jonni Di Cintio; per il Wagoo Seishin Shugyoo Dojo di Correggio (Reggio Emilia), Carlo Presterà e Ilaria Pantaleoni; per l’Aikido no Musubi Parma, Sergio Ravazzoni, Rita Razzoli, Vincenzo Gatta, Marta Cavazzini e Simonetta Russo; per il Ryu Tai Dojo di Parma, Andrea Signifredi; per l’Aikido Dojo Modena, Fabio Luppi e Antonello Maria Sannicola; per il Tanrenkan Dojo di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), Pasqualino Mattioli, Adamo Rossi, Roberto Consorti, Massimiliano del Gatto e Francesca D’Angelo; per l’Aiki Shuren Dojo Ancona, ovvero per il dojo “ospite” della cerimonia, Danilo Di Teodoro, Roberta Ranalli, Lorenzo Camponi, Alessio Barbierato, Francesca Tittarelli, Gabriella Maiolatesi, Zhawuulany Roman, Alain Kafyeke, Kerstin Gros, Thomas Cutugno, Cristiano Lancioni, Pierluigi Ciccarese, Sergio Carderoni, Roberta Ranalli e Anna Rita Recanatini; Maurizio Cardelli; per lo Shuren Dojo Mondovì (Cuneo), Maura Dogliani, Antonella Nuscis e Giovanni Lazzàra; per il Nadeshiko Dojo Aikido, Walter Ippoliti, e Sara Fargnoli; per l’Aikido no Musubi di Modena, Roberto Santoro.

Il Friuli Venezia Giulia era rappresentato da Mauro Tomé, Roberto Michelon e Mattia Carniel del Dojo Sacile, Ermanno Passalenti del Mushin no Shin Dojo Udine, ed Enrico Neami del Yūdansha Kyōkai Iwama Aikidō Trieste.

Erano presenti e sovrintendevano alla cerimonia i vertici europei dell’Aikido Tradizionale: Tristao da Cuña Shihan (7 dan Shin Shin Aikido), storico allievo di Morihiro Saito Shihan e, poi, di Hitohira Saito Jukucho, nonché uno dei massimi esperti mondiali di Aikido Tradizionale, Alberto Boglio Shihan (6 dan Shin Shin Aikido) ed Alessandro Tittarelli Shihan (7 dan Shin Shin Aikido), direttore tecnico dell’Iwama Shin Shin Aiki Shurenkai Italia.

Tristao da Cuña Shihan e Alessandro Tittarelli Shihan al 1° Kagami Biraki, Ancona 2015
Tristao da Cuña Shihan e Alessandro Tittarelli Shihan al 1° Kagami Biraki, Ancona 2015

I tre grandi maestri si sono esibiti dopo tutti gli altri praticanti, al volgere della cerimonia, che è stata chiusa dalla consegna di un attestato di benemerenza ad Alessandro Tittarelli Shihan, a nome di tutti i dojo, da parte di Tristao da Cuña Shihan, Alberto Boglio Shihan e Danilo Di Teodoro Junshihan.

La conclusione della grande giornata di pratica è avvenuta in un ottimo ristorante del luogo, con la rottura del Kagami Mochi ad opera di Alessandro Tittarelli Shihan e Tristao da Cuña Shihan, seguita dal party.

La cerimonia ha rappresentato un emozionate momento di unione e condivisione unica dei dojo italiani, e non solo, oltre che di espressione di alti valori morali e spirituali da parte di tutti i partecipanti, nonché di elevati contenuti tecnici nelle dimostrazioni dei gradi più elevati.

Il progetto è quello di rendere ricorrenza annuale questa grande ed indimenticabile giornata, dandosi appuntamento al Kagami Biraki 2016.

L’anno di pratica 2015, peraltro iniziato sotto così buoni auspici, prevede l’importante appuntamento italiano con Saito Hitohira Jukucho a Pasqua: Sacile, 3-4-5 aprile.

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@EnricoNeami