Si dovrebbe pensare alla comparsa di un avversario come a un’opportunità per sperimentare la completezza del proprio addestramento fisico e mentale, per vedere se esso in realtà risponda alla volontà divina. Quando si affrontano la vita e la morte nella forma dell’aggressione di un avversario, bisogna essere fermamente radicati nella mente e nel corpo, e per nulla intimiditi; se non fornite al nemico la minima apertura, controllerete la sua mente in un lampo e lo farete muovere dove volete: in linea retta, diagonalmente, o in qualsiasi altra direzione appropriata. Entrate in profondità, in senso sia fisico che mentale, trasformate tutto il corpo in una spada e neutralizzate l’aggressione dell’avversario che vi attacca.
L’addestramento quotidiano alimenta il valore, la sincerità, la fedeltà, la bontà e la bellezza, oltre a rendere il corpo sano e forte.
I mezzi per allenarsi sono molti. Dall’antichità fino ad oggi, neppure i più grandi saggi sono stati in grado di percepire e comprendere interamente la verità; le spiegazioni e gli insegnamenti dei maestri e dei santi esprimono solamente una parte dell’insieme. Nessuno ha la facoltà di parlare di questi misteri nella loro interezza.
Nell’addestramento, cercate ciò che è brillante e vitale, cercate i principi universali. Cercate l’illuminazione lungo il sentiero dell’addestramento devoto.
La miglior strategia si affida a risposte illimitate. Usate l’uno per colpire i molti. Tenete sempre la mente tersa e luminosa come il vasto cielo, il grande oceano e le montagne più alte: calma e chiara.
Entrate nella mente del vostro avversario e guidatelo lungo il sentiero che cielo e terra vi hanno indicato. A prescindere da ciò che succederà, anche se doveste guardare la morte in faccia, colpite come il tuono e volate più veloci della folgore.
Valutate la distanza – fisicamente e spiritualmente – tra voi e l’altro, ma sempre rimanendo concentrati.
Per quanto riguarda la tecnica, sviluppate una strategia che utilizzi direttamente tutti gli elementi che avete in mano. Non fate affidamento sui concetti astratti. Addestratevi ad eliminare la debolezza nel corpo e nello spirito. A seconda della circostanza, dovete essere duri come il diamante, flessibili come un salice, fluidi come l’acqua o vuoti come lo spazio.
Non andate alla ricerca di molte tecniche: praticatene una per volta e fatela vostra.
È sempre preferibile soggiogare lo spirito del nemico prima dell’inizio dell’attacco. Fate che sia felice di rinunciare alla sua aggressione.
Anche se il mondo intero dovesse sfidarvi, non vacillate; se il corpo e lo spirito sono una cosa sola, potete vincere qualsiasi oppressione. Rimanete sempre positivi, calmi, stabili e pieni di energia, centrarti nel cuore della natura e in sintonia con il mondo dello spirito.
Una buona postura riflette un’adeguata disposizione mentale. La chiave della buona tecnica consiste nel tenere mani, piedi e fianchi diritti e centrati.
Cercate di condurre sempre il vostro addestramento in modo vibrante e gioioso.
O Sensei Ueshiba Morihei, Aiki Kaiso.