Sabato 4 ottobre ho avuto il piacere, l’onore e l’opportunità di calcare ancora una volta il tatami dello Shobukan Dojo Trieste, dojo tradizionale privato del capoluogo giuliano dedicato alla pratica del Tenshin Shoden Katori Shinto Ryu e del Dento Iwama Ryu Aikido.
L’occasione mi è stata data da una delle mie visite al caro amico Paolo Bertocchi, vicepresidente onorario dell’associazione sportiva dilettantistica Iwama Budo Kai [vedi] e Custode del dojo medesimo, inaugurato nell’ormai lontano dicembre 2022 [vedi].
L’opportunità è sopraggiunta quale conseguenza al recente soggiorno a Iwama (Giappone) presso l’Iwama Shin Shin Aiki Shurenkai Hombu Dojo quale uchi-deshi di Saito Hitohira Soke e di Saito Morihiro Nidaime (Yasuhiro) Sensei nello scorso mese di agosto [vedi] e la conseguente idea di condividere con gli amici Paolo e Stefano quanto provato nel mio periodo giapponese.
Il piacere è stato quello di condividere ancora una volta il tatami con i carissimi amici Paolo, appunto, e Stefano Favero; quest’ultimo conobbi aikidoisticamente agli inizi degli anni ’90 del secolo scorso e, da allora, continuo a frequentare ed incrociare in momenti di pratica o di socialità nella vita privata.
L’onore è stato quello di poter indegnamente ridestare i Kami guerrieri dello Shobukan di Trieste, praticando con sincerità ed entusiasmo sullo stesso tatami che ha visto transitare maestri del calibro di Luisa Raini sensei, molti praticanti della scuola di Katori e della scuola di Iwama e che ha assistito silente ed energetico all’esecuzione delle tecniche secolari del Tenshin Shoden Katori Shinto ryu, del Daito ryu Aikijujutsu e dell’Iwama ryu Aikido.
Con gratitudine, @EnricoNeami.
