Riceviamo e volentieri ripubblichiamo:

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Cari amici,
tranquillizziamo i molti di voi che sono rimasti delusi e perplessi quando hanno ricevuto Il Dalmata n. 83 – edizione padovana – senza mordente e senza notizie.
Da oggi è possibile consultare e scaricare nel consueto sito www.dalmaziaeu.it l’edizione tradizionale compilata dalla Redazione di Trieste de Il Dalmata libero diretto – come nei diciotto anni precedenti – da Renzo de’Vidovich.
La versione cartacea arriverà alle vostre case con gli usuali tempi delle Poste italiane.


Il nostro giornale riporta la notizia, chissà perché omessa nell’edizione padovana, inerente la convocazione del nostro Consiglio comunale (mai in precedenza riunito fuori dai Raduni!) con all’Ordine del Giorno anche il polverone alzato su Il Dalmata e l’invito ai consiglieri, ai cittadini ed agli amici della Dalmazia di essere presenti sabato 14 giugno alle ore 10.30 all’Hotel Grand’Italia, di fronte alla Stazione ferroviaria di Padova per capire bene gli scandali, scandalini e Scandaletti che riguardano, ahimè anche il nostro ambiente.
Vi diciamo subito che le risposte ai tristi pretesti utilizzati contro la tradizionale gestione de Il Dalmata sono relegate nelle ultime pagine del giornale: in un articolo senza titolo a pag. 12 ma con l’immagine significativa delle quattro scimmiette ed in un articolo sulla Censura non accettata dal giornale che spiegano molte cose.
I dettagli dell’incredibile comportamento di alcuni onnipotenti dirigenti padovani sono rinviati al dibattito in Consiglio comunale.
In prima pagina è pubblicato un articolo sulle nefaste conseguenze per l’intera Dalmazia della chiusura del Consolato di Spalato e la nomina di un’intellettuale croata, che conosce però bene l’italiano, quale Corrispondente consolare in rappresentanza della Repubblica italiana.
In seconda pagina il rinnovo degli incarichi nella Comunità italiana di Cattaro.
Segue il ringraziamento da parte di un’autorevole autorità croata per gli articoli pubblicati su Il Dalmata inerenti la Mostra su “Zara prima del 2 novembre 1943”, uno sberleffo ai fasulli agenti segreti presenti nella nostra organizzazione, la consueta rassegna fotografica della presenza dei Dalmati a Roma, nel Veneto e, naturalmente a Trieste, in occasione del Giorno del Ricordo e del 24 maggio, un sunto della polemica scatenata incomprensibilmente dal Presidente dell’Irci Chiara Vigini (votata da Franco Luxardo!, mentre de’Vidovich aveva proposto il dalmata prof. Giorgio Baroni) e la presentazione di un libro dell’edizione del Borghese su “Foibe ed Esodo” di Carla Cace.
Il paginone centrale è dedicato alla fastosa cerimonia di investitura a Venezia di una trentina di nuovi Cavalieri di San Marco, tra i quali i dalmati prof. Konrad Eisenbichler e l’on. de’Vidovich, insigniti dal Doge Giuseppe Vianello e da Sua Altezza imperiale Carlo d’Asburgo.
Un articolo è dedicato alle interferenze nella politica italiana degli esponenti di sinistra dei “rimasti” dell’Unione italiana di Fiume e Capodistria ed alle furbate della FederEsuli di Codarin e della sconosciuta sua eminenza griggia, Stefano Nedoh.
Una pagina è anche dedicata al Convegno sulla letteratura dell’Esodo dello zaratino prof. Giorgio Baroni e della prof. Cristina Benussi dell’Università di Trieste e delle nozze di nostri due importanti dirigenti giovanili che rappresentano la continuità della tradizione degli italiani di Dalmazia, che non può e non deve morire con la generazione degli ottantenni e di quanti sono agganciati a Logge, Comitati d’Affari, Servizi segreti e misere Cupole finanziarie plutocratiche, che vorrebbero cancellare il nostro Esodo, tagliare le radici delle nostre tradizioni e ridicolizzare quanti pensano che i nostri figli e nipoti debbano e possano ritornare in una Dalmazia dove la lingua italiana è già oggi presente non solo nelle nostre piccole e tenaci Comunità, ma anche nel resto della popolazione, un terzo della quale parla la nostra lingua, mentre un altro terzo la capisce.
Vi raccomandiamo vivamente di essere presenti al nostro Consiglio comunale che si riunirà a Padova, sabato 14 giugno dalle ore 10.30 all’Hotel Grand’Italia.

La Redazione de Il Dalmata libero

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