Sabato 28 settembre 2024 si è svolto a Ronchi dei Legionari (GO), nella sala maggiore di arti marziali della struttura del Corpo Libero SSD, un keiko (seduta di pratica) libero ed aperto a tutti di Takumusu Aikido sotto la guida del maestro Caludio Benedetti (6° dan A.T.A.G.O.) per celebrare il 25° anniversario dell’avvio del corso di Aikido a Ronchi, iniziato appunto nel settembre 1999.
Il maestro Benedetti ha guidato una sessione di pratica che, partendo dal ken no riai (il concetto base nell’Aikido di Iwama che lega e compenetra la pratica a mani nude – taijutsu – a quella con la spada, o ken, rendendole due aspetti sovrapponibili degli stessi movimenti corporei) di kotegaeshi, ha portato i presenti allo studio di katatedori kotegaeshi, shihonage omote, sotokaitennage e udekimenage kihon e kinonagare in numerose forme e varianti.
Erano presenti sullo spazioso tatami ronchese gli allievi del corso bambini e ragazzi della maestra Sara Raccovelli e quelli del corso adulti del maestro Mauruzio Corbatto, oltre ad un gruppo di praticanti o ex praticanti (alcuni dei quali hanno lasciato il tatami o hanno intrapreso differenti scelte tecniche e di riferimento, pur continuando a praticare l’Aikido di Iwama) intervenuti appositamente per celebrare l’importante anniversario.
Come ricordato nel breve discorso introduttivo del maestro Benedetti, il corso di Takemusu Aikido a Ronchi dei Legionari è forse il più longevo tra le corrispondenti realtà attive sul territorio regionale: iniziato nel 1999 da Claudio Benedetti, prosegue ora, sotto la sua supervisione, grazie alla fatica, all’impegno ed alla costanza dei maestri Raccovelli e Corbatto. Sara Raccovelli, così come chi scrive, era presente alla lezione inaugurale di venticinque anni fa, mentre Maurizio Corbatto si unì al dojo di Ronchi pochi mesi dopo, ad inizio anno 2000.
L’atmosfera che si è respirata durante la pratica ed anche nel momento conviviale e di festa che ne è seguito a bordo tatami è stata rilassata, serena sebbene emozionante ed estremamente famigliare: pur sfuggendo completamente alle logiche dell’ego dei vari attori principali – Benedetti, Raccovelli e Corbatto – il pomeriggio aikidoistico è stato un giusto e doveroso tributo al lavoro silente, costante, paziente e fruttifero del maestro Benedetti in primis, e dei suoi due allievi Raccovelli e Corbatto in secundis. La presenza sul tatami o al brindisi ufficiale di tanti praticanti ed ex praticanti che nel corso degli anni hanno seguito il maestro Benedetti è stata la più sincera testimonianza della bontà di quanto da lui seminato, della validità degli intenti della sua scuola, l’Aiki Sei Shin Trieste asd, e della concretezza del lavoro svolto nei due dojo principali di Trieste e Ronchi.
Il piacevolissimo rinfresco offerto dagli organizzatori e dal Corpo Libero SSD è stato coronato da un lietissimo brindisi e da uno scambio significativo di doni: da parte degli allievi al maestro Benedetti e da quest’ultimo ai due insegnanti Raccovelli e Corbatto. Nello specifico, il maestro Benedetti ha omaggiato i due insegnanti delle copie originali nell’edizione inglese e giapponese dei volumi della collana Takemusu Aikido di Saito Morihiro Shihan, alcune delle quali riportanti il sigillo personale del grande maestro.
Per l’occasione è intervenuta anche Alessandra Marocco, la quale venticinque anni fa gestiva e coordinava i corsi alla palestra Lucky 5, oggi divenuta senza soluzione di continuità il Corpo Libero, e che volle e patrocinò l’avvio del corso di Aikido del maestro Benedetti. Presente assieme alla madre, la Marocco ha omaggiato il maestro Benedetti con una stupenda composizione incorniciata che raggruppa alcune foto significative delle primissime fasi del corso di allora e il curriculum aikidoistico al tempo fornitole dal maestro Benedetti assieme ad un suo volantino pubblicitario coevo.
L’emozione e la gioia sono state forti e tangibili per tutti i presenti; rinnovando gli auguri, la vicinanza ed il riconoscimento per la costanza, la sincerità e l’importanza del lavoro svolto a Claudio Benedetti, il ringraziamento più sincero vada anche e soprattutto a Sara Raccovelli e Maurizio Corbatto i quali hanno fortemente voluto questo splendido momento ed hanno lavorato ancora una volta concretamente per far sì che molti potessero essere presenti e che coloro che erano lontani o impossibilitati abbiano potuto far arrivare la loro voce ed i loro messaggi.








